Ramona Gullotta
Studentessa italiana in Master 1 LEA LAI-RFI all'Université Côte d'Azur
Qual è stato il percorso che ti ha portata fin qui e cosa stai studiando ora?
Ho 21 anni e sono siciliana, di Palermo, ma mio padre è francese e mia madre tedesca. Ciononostante in casa non abbiamo mai parlato queste lingue e il francese lo incontro per la prima volta al Liceo Linguistico. Successivamente decido di iscrivermi in triennale in un'università privata, la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici e studio Interpretariato e Mediazione con inglese, francese e spagnolo sempre a Palermo. Ed ecco che arrivo a Nizza e scelgo il master Relations Franco-Italiennes.
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Dopo un percorso triennale in Italia, approdi in Francia per una Laurea Magistrale, come mai?
Avevo già in mente di fare la triennale in Francia, ma ero frenata da alcune paure, non mi sentivo pronta. Ero piuttosto confusa, volevo tentare di accedere alle prestigiose università di interpretariato del Nord Italia ma poi ho capito che non sarebbe stata la mia strada. In triennale poi ho studiato francese in modo approfondito e questo, legato al sogno di vivere in Francia, si è concretizzato nel bisogno di rinforzare la lingua sul campo. Ho inizialmente fatto un'esperienza di un mese a Tolosa e poi ho deciso di superare le mie paure iscrivendomi a Nizza.
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Quali sono le differenze principali tra i due sistemi? cosa ti può fornire l’insieme dei due?
Il percorso italiano mi ha fornito un metodo di studio più perfezionista, severo, con molta teoria e dove ho studiato molto sui libri; al contempo in Francia gli studenti vengono aiutati a mettere in pratica ciò che si impara. Forse in Italia c'è più reticenza nel farlo e si tende a studiare nel proprio piccolo, con molto meno scambio di conoscenze, ma ammetto che la triennale in Italia mi ha permesso di avere un metodo di studio molto solido.
Il mio presente ora è la Francia e sono molto contenta di essere qui, facciamo molti lavori di gruppo, studio in un ambiente più "umano" che prepara al mondo del lavoro tramite il dialogo.
La mia forza? Avere le basi italiane con l'aspetto più professionalizzante francese!
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Vita in Francia : racconta la tua esperienza. Un servizio come Futurum può essere utile?
Le difficoltà non sono mancate, dall'immatricolazione, ai documenti da fornire, le traduzioni asseverate e le piattaforme digitali che, seppur funzionali, sono diverse da quelle italiane dove si predilige la presenza ed il cartaceo.
Trovare un alloggio richiede tempo, pazienza e in particolar modo se si parte da soli, esistono molte procedure e belle opportunità che spesso si rischia di non conoscere o di non cogliere per tempo. Ecco perché un sito come Futurum sarebbe perfetto per i nuovi studenti e/o persone interessate perché informa e riassume tutto quello che c'è da sapere prima della partenza.
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Che messaggio lasci ai ragazzi che ora stanno navigando sul sito e hanno in mente di partire, ma sono frenati dalla paura?
Credo che abbiamo un grande potenziale : siamo giovani e siamo pronti ad imparare. Conoscere due realtà differenti è un modo per arricchirsi culturalmente, crescere e di conseguenza credo che sia il modo migliore per misurarsi con le proprie necessità.​
Non bisogna avere paura, io l'ho avuta perché non ero pronta a partire da sola, ma nonostante questo è proprio l'amore per la lingua che mi ha spinta a trasferirmi per poterla praticare giorno dopo giorno sia in università che nella vita di tutti i giorni. Ora posso dire di sentirmi bene, e a casa.