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Elisa Bricco

Docente di letteratura francese all'Università di Genova, co-promotrice del doppio titolo tra Genova ed il master Relazioni Franco-Italiane di Nizza.

Di cosa si occupa e com'è nata questa collaborazione con l'Université Côte d'Azur?

Sono docente di Letteratura Francese all'Università di Genova e dal 2009 mi occupo della parte di relazioni internazionali per Lingue. Da quando ho preso il posto sono stati progettati dei doppi titoli tra Nizza e Genova, inizialmente tra LLCE italianistica e Lettere Moderne. Nel 2012 nasce il Master RFI e si è lavorato per creare un partenariato tra il percorso di Lingue per la Comunicazione Internazionale e Relations Franco-Italiennes. Si tratta di una collaborazione che prevede un primo anno di mobilità in entrata a Genova ed il secondo anno a Nizza.

Quest'anno il primo grande traguardo : 10 anni di collaborazione e molte soddisfazioni!

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I due sistemi universitari, presentati su questo sito, paiono molto differenti tra loro se pensiamo all’approccio. È d’accordo? Quali sono i punti cardine della formazione “all’italiana”?

Senz'altro si tratta di due mondi differenti, ma queste differenze rappresentano un grande arricchimento. Gli studenti devono essere aperti e disponibili ad interfacciarsi con sistemi di organizzazione universitaria ed epistemologica differenti. 

La Francia sicuramente appare più applicativa, mentre la l'Italia è più teorica. 

 

La forza di una formazione all'italiana risiede ad esempio nel privilegio di sottoporsi a prove di produzione orale, dove molti esami sono dei colloqui; questo comporta lo sviluppo di competenze di memorizzazione e produzione orale spontanea. Oltre a ciò, l'approccio teorico, maggiore a quello francese e che è ben compensato dal secondo anno frequentato a Nizza, permette di avere una formazione completa a largo raggio. Vengono impartite conoscenze storico-teoriche, necessarie in Italia e più circoscritte in Francia. 

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Quali competenze acquisiscono gli studenti che decidono di intraprendere questo percorso?

Cosa significa avere un doppio diploma dal punto di vista professionale?

Significa avere un titolo conseguito all'estero e in Italia, che non è un titolo congiunto ma ne vengono riconosciuti due e dunque vale ancor di più proprio perché è doppio! 

Ha un alto valore in quanto dimostra che una persona ha avuto un'esperienza di vita fuori dalle mura domestiche e si è confrontata con una realtà diversa da quella di provenienza. Si dimostra di essere aperti al contatto ed al confronto. 

Inoltre dal punto di vista professionale, non solo si risulta più "interessanti", ma dal punto di vista dei concorsi pubblici, ad esempio, si ottengono dei punti supplementari e si ha accesso ai lavori pubblici di entrambi i paesi. 

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Quali sono le prospettive future di collaborazione nei prossimi anni, in vista del rafforzamento operato dal trattato bilaterale?

Sicuramente continueremo con Nizza, il progetto funziona e non necessita di ulteriori sviluppi. Parallelamente l'espansione risulta complicata, soprattutto dal punto di vista amministrativo e funziona solo se c'è una disponibilità da parte di entrambi. 

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